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Già da diverso tempo Google Chrome e Safari, i principali browser, hanno annunciato l’intenzione di eliminare i cookie di terze parti, diventati nel corso degli anni un elemento chiave per la targhettizzazione e personalizzazione del pubblico web.

Siamo arrivati a un punto di svolta: occorrono migliori soluzioni per fornire agli utenti esperienze pertinenti e ottenere risultati mirati.

Gli utenti che navigano sul web devono poter avere un maggior controllo sulla privacy, dall’altra parte i gestori di siti e le diverse piattaforme hanno necessità di avere sistemi affidabili per garantire la miglior esperienza utente (coinvolgente, pertinente e sicura) in modo da offrire un valore aggiunto.

Cookie di terze parti: comprendere la mentalità del consumatore 

Il contesto è importante, ma il solo targeting contestuale non può bastare per migliorare la strategia.

La tecnologia dei cookie sfrutta diversi segnali come il contesto, l’interesse degli utenti e il coinvolgimento dimostrato, questo per andare a fornire delle esperienze rilevanti. Andare a capire i bisogni reali del consumatore, le sue intenzioni, facilitando un apprendimento automatico.

Tracciamento dei segnali con cookie di terze parti

Oggi è semplice tracciare gli interessi dei consumatori in base come gli utenti interagiscono con i differenti contenuti proposti sulla rete; quali sono gli elementi chiave?

  • Le abitudini di lettura nel corso della giornata
  • Il contesto della pagina che li spinge ad agire nel momento
  • Dati storici sul coinvolgimento e sulle prestazioni nella rete.  

Questi tre elementi chiave forniscono consigli alle aziende su come approcciarsi al proprio target di riferimento.

Cookie di terze parti e il targeting

Il principale uso dei cookie di terze parti è il targeting degli utenti. I famosi cookie negli ultimi anni sono stati utilizzati per definire quando un utente ha guardato una pagina/prodotto. Tutti gli esperti si sono basati su questi dati per implementare le loro strategie di marketing, andando a mostrare delle offerte mirate in base agli interessi.

Questo va a trascurare la mentalità. Una persona potrebbe fare ricerche per lavoro, capire le tendenze, non per forza è interessata a un determinato prodotto/servizio. Capire questo è fondamentale per ottimizzare la comunicazione per il consumatore finale.

Ottenere risultati concreti

Importante trovare il pubblico più pertinente ma anche fornire delle strade che portano all’azione, alle vendite, al download o tutto quello che è l’obiettivo finale.

Qui entra in gioco l’apprendimento automatico, regolando automaticamente una strategia per raggiungere obiettivi specifici.

Nel futuro del web vediamo una personalizzazione scura della privacy con aumento dl valore sia per gli inserzionisti che per gli utenti stessi, il tutto creando un ambiente più trasparente e sostenibile per i consumatori. La preparazione per quel futuro inizia oggi.

Fonte Outbrain